Bielorussia

Bielorussia

Сообщение lotus » 25 июл 2014, 20:32

La Bielorussia (in bielorusso: Белару́сь?, in russo: Белору́ссия?), detta anche Russia Bianca, è uno stato (207.595 km², 9.467.700 abitanti al 1º agosto 2010, capitale Minsk) dell'Europa orientale.

Confina a ovest con Polonia e Lituania, a est con la Russia, a sud con l'Ucraina e a nord con la Lettonia; è uno stato senza sbocco al mare, ma esistono corsi d'acqua navigabili.

La Bielorussia è una repubblica, l'attuale presidente è Aleksandr Lukašenko e il primo ministro è Mikhail Myasnikovich, che sostituisce dal 2010 Sjarhej Sidorski.

Le lingue ufficiali sono il bielorusso e il russo dal 1995.

Storicamente, in italiano la Bielorussia veniva a volte chiamata "Russia Bianca" o "Rutenia Bianca", una traduzione letterale del nome, usata anche in alcune altre lingue: Weißrussland in tedesco o Baltarusija (Baltarus, oggi) in lituano.

Il nome "Russia Bianca", come anche "Bielorussia", è percepito come una reminiscenza dell'imperialismo russo e sovietico e delle politiche di russificazione (il titolo completo dello zar russo era "Imperatore di tutte le Russie - Grande, Piccola e Bianca"). Perciò viene preferito "Belarus". Rus' fa riferimento alla popolazione che precedette russi, ucraini e bielorussi.

Ci sono diverse ipotesi sull'origine del nome, nessuna confermata da prove certe. Una si basa sul fatto che l'etnia bielorussa si è formata dalle interazioni tra etnie slave e baltiche. La radice "balt-" significa "bianco" nelle lingue del ceppo baltico ("mar Baltico" (Balta jura in Lituano) vuol dire letteralmente "mare bianco"). Quindi, "Balta Rusija" potrebbe essere stata l'originale autodenominazione, piuttosto che una successiva derivata dalla "Russia". Altre lo fanno derivare dal colore predominante degli abiti tradizionali (lino grezzo) o da quello dei capelli. Un'altra teoria fa risalire l'etimologia del termine Belarus' ad una corrispondenza, tipica dei toponimi di origine slava, tra i colori ed i punti cardinali: secondo quest'ipotesi, il colore bianco sarebbe stato associato dagli antichi slavi all'Ovest, pertanto la Belarus' non sarebbe altro che la "Rus' occidentale". A supporto di questa teoria, si adduce l'etimologia del toponimo Belgrado, in serbo Beograd, cioè "città bianca" ovvero "città dell'Ovest". Esempi simili di nomi "colorati" nelle etnie slave sono i Serbi Bianchi e i Croati Bianchi.

Le prime tracce di presenza umana risalgono al paleolitico (100-40 000 anni fa). I primi insediamenti compaiono 27-24 000 anni fa. Fra il VII e IX secolo il territorio era abitato dalle popolazioni slave dei Dregovici, Kriviči e Radimici. Le prime compagini statali furono i Principati di Polotsk, di Turov e di Smolensk. Le prime testimonianze scritte riguardo a Polotsk sono datate all'862. Il primo principe che conosciamo è Rogvolod. Il principato di Polotsk raggiunge la massima potenza nell'XI secolo sotto il governo di Vceslav Charodey ("Il Mago"). Con il diffondersi del feudalesimo i principati di Polotsk e Turov si divisero in compagini minori.



Piazza della Vittoria, Minsk
Alla fine del X secolo inizia a diffondersi il Cristianesimo secondo il rito bizantino. Ciò favorisce lo sviluppo della cultura, la comparsa della pittura e della letteratura. All'inizio del XIII secolo comincia a formarsi la lingua bielorussa. Nel XIII secolo i territori della Bielorussia, insieme a quelli dell'odierna Lituania, formano il Granducato di Lituania, con capitale Novogorodok, nel 1323 la capitale viene trasferita a Vilnia (attuale Vilnius). Il Granducato raggiunse il culmine della propria potenza sotto il governo del granduca Vitovt.



Teatro Regionale di Homel'
I confini dello stato si estendevano dal mar Baltico fino al mar Nero. Grande importanza per il consolidamento dello stato ebbe la vittoria in alleanza con la Polonia nella battaglia di Grunwald (1410) contro l’ordine teutonico. Nel XVI secolo venne stabilizzata la struttura statale con gli statuti del 1529, 1566 e 1588. Lo stato era governato dal gran principe e dalla nobiltà feudale. Fra il 1558 e il 1583 entra in conflitto con il principato di Mosca. Le pesanti sconfitte (basti pensare alla caduta nelle mani delle truppe dello zar Ivan il Terribile della città di Polatsk e al dimezzamento della popolazione bielorussa) determinano la necessità dell’unione nel 1569 con il regno della Polonia in uno stato federale.

Il Granducato mantiene la propria autonomia e grazie all'unione sconfigge il principato di Mosca conquistando la regione Baltica di Livonia. Nel 1596, con l'Unione di Brest, si raggiunge un compromesso anche sul piano religioso e nasce la Chiesa uniate: i cristiani bielorussi del Granducato di Lituania riconoscono i dogmi e l'autorità papale, ma conservano il rito bizantino. Nel XVII secolo, approfittando dei contrasti dovuti alla Riforma protestante, alla crisi economica e alla guerra antifeudale, la Russia si impadronisce di gran parte della Bielorussia. Ne consegue un grande regresso economico e calo demografico.

Fra il 1700 e il 1721 la Bielorussia fu teatro del conflitto tra Russia e Svezia che provocò un'altra crisi economica, superata solo nella seconda metà del XVIII secolo. Nel XVIII secolo lo stato nato dall'unione del regno della Polonia e del GranDucato di Lituania venne diviso tra Russia, Prussia e Austria.

La Bielorussia fu il principale campo di battaglia della campagna russa di Napoleone (qui si svolse la battaglia della Berezina). Nel 1831 scoppiò una rivolta patriottica per la liberazione dall'Impero Russo che fu sedata con conseguente indebolimento dei cattolici e della nobiltà (la rivolta fermentò in questi strati della popolazione). Nel 1839 fu proibita la Chiesa Uniate. Nel 1861 venne abolita la servitù della gleba. In Polonia, Bielorussia e Lettonia ci fu una rivolta per la liberazione dallo zarismo, anche questa volta fallita. Lo sviluppo del movimento democratico porta alla nascita nel 1903 del primo partito politico nazionale e alla rinascita della cultura bielorussa. Con l'entrata della Russia nella Prima guerra mondiale, il territorio bielorusso di nuovo diventa teatro di cruenti eventi bellici. Dal 1915 al 1918 le truppe tedesche occupano parte della Bielorussia, e a marzo del 1918 l'intero territorio.

Il 25 marzo 1918, durante l'occupazione tedesca, i rappresentanti del movimento nazionale proclamano la creazione della Repubblica Popolare Bielorussa (Беларуская Народная Рэспубліка), che viene riconosciuta dalla Lituania e Ucraina. Missioni diplomatiche vengono mandate in Svizzera, Germania, Danimarca, Polonia, Stati Uniti. Con l'avanzata dell'Armata Rossa e il ritiro delle truppe tedesche, però, il governo della Repubblica Popolare Bielorussa è costretto all'esilio. Nel 1919 viene proclamata la Repubblica Socialista Sovietica Bielorussa, la RSSB.



Gruppo di resistenza Bielorusso
Nel 1921 i territori occidentali della Bielorussia passano alla Polonia. Nel 1922 i territori orientali vengono occupati dalle guardie rosse. Nasce in tal modo la Repubblica Socialista Sovietica Bielorussa che viene a far parte dell’URSS. Nel 1939, a seguito del patto fra Germania nazista e l'URSS, quest'ultima invade da Est la Polonia, che viene sconfitta in poche settimane. I territori occidentali della Bielorussia tornano, allora, a far parte della Repubblica Socialista Sovietica Bielorussa. Nel 1941 la Bielorussia viene occupata dalle truppe tedesche e viene resa indipendente (Consiglio Centrale Bielorusso). Nasce il movimento di lotta partigiana che coinvolge più di 400 000 persone. Nel luglio 1944 le truppe sovietiche scacciano i nazisti tedeschi e l'intera Bielorussia viene occupata e riannessa all'URSS. Durante il conflitto sono state rase al suolo dai nazisti tedeschi tutte le città medio – grandi, un numero considerevole di villaggi rurali è stato bruciato insieme agli abitanti, è morto un terzo della popolazione e tutte le industrie sono state distrutte.

Nel 1986, a causa dell'incidente alla centrale atomica di Černobyl', le regioni (voblasci) di Homel', Mahilëŭ e parte di quelle di Brėst, Minsk e Hrodna vengono contaminate dalle radiazioni.

La Bielorussia si rende indipendente dall'URSS il 27 luglio 1990. Ciò viene riconosciuto il 25 agosto 1991. La Bielorussia è uno degli stati membri fondatori della CSI, la cui sede amministrativa si trova tuttora a Minsk, adesione ratificata il 10 dicembre 1991. Il 15 marzo 1994 viene approvata la nuova costituzione. Il 10 luglio 1994 viene eletto il primo presidente della repubblica, Aleksandr Lukašenko, il quale, differenziando la politica economica bielorussa da quella adottata da quasi la totalità delle ex repubbliche sovietiche, rifiuta le indicazioni del Fondo Monetario Internazionale, mantenendo gran parte degli apparati pubblici esistenti. La Bielorussia è inoltre l'unica repubblica ex-sovietica ad avere il servizio segreto nominato ancora KGB.

Nel 1996 viene fondata l'Unione Russia-Bielorussia, entità sovranazionale che riavvicina i due paesi.



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